mercoledì 25 marzo 2009
Lasciamo Un Saluto A Giuditta...
Potrete rispondere a questo post, con un pensiero per la nostra Giuditta =)
lunedì 23 marzo 2009
Il Cucchiaio è Una Culla
I contenuti
Un'infanzia in giro per il mondo. Una madre francese che suona divinamente. Un padre viaggiatore. Una giovinezza ribelle e coraggiosa. Giuditta si muove, scopre, esplora, impara ad avere familiarità con lingue, colori e suoni di Paesi lontani. Profonde energie per gli altri (lavora per diversi mesi in un centro in Bolivia per bambini abbandonati) e mette a frutto la sua esperienza come assistente di volo. Finché non capita la grande occasione: la vedono suonare e una grande casa discografica la vuole. Incide "Mon petit garçon", il brano viene scelto per uno spot televisivo ed è il successo. La magia si ripete con "Bonjour bonjour", il singolo successivo. Stranita, entusiasta, Giuditta, che ormai per tutti è solo Yuyu, ci crede davvero. Scrive altri brani. Ma la casa discografica non punta più su di lei. Si spengono le luci della ribalta. Riceve un'altra proposta, spende tutto quello che ha per avere una seconda opportunità, ma anche questa volta non va. Orgogliosa, si rimbocca le maniche e lavora come cameriera. Sempre più magra. La gente che le era attorno pian piano scompare. E lei è sempre più magra. Affronta la discesa nel tunnel dell'anoressia inventando trucchi micidiali per nascondersi agli altri, vedendo la lancetta scendere sotto i quaranta e il bambino che miracolosamente portava in grembo sparire. Tenta il suicidio. Sempre più magra. Finché non si affida alle cure di dottoresse e operatori di Palazzo Francisci di Todi. Per riscoprire chi sia Giuditta davvero.
Questo è il diario di una battaglia, durissima, per rinascere. Un unicum nel panorama letterario di questo genere, perché Giuditta, anche nei peggiori frangenti, non perde mai ironia e spirito, e il gusto per il bello.
Altri dati
Formato: Illustrato
Pagine: 208
Lingua: Italiano
Editore: Aliberti
Anno di pubblicazione 2008
Giuditta Guizzetti in arte YU YU
Non sappiamo granchè su YU YU, ma una cosa è certa che le stiamo tutti vicino, spero che lei un domani legga questo blog e capisca che vivere sia la cosa piu' bella che ci sia stata donata...
Era l'estate 2001 quando tutte le radio trasmettevano il brano "Mon petit garçon, pour toute la vie garçon", canzone poi diventata anche colonna sonora di uno spot televisivo Fiat. Da allora ne è trascorso di tempo e molte cose sono accadute all'interprete di quel popolare brano, Giuditta Guizzetti in arte Yu Yu.
Dopo aver raggiunto il successo grazie a quella canzone e alla successiva "Bonjour bonjour", Giuditta, 32 anni, madre francese e padre diplomatico italiano, un'infanzia vissuta in giro per il mondo, è arrivata a pesare 36 chili e ha rischiato di perdere la vita. E' stata lei stessa a raccontare la sua difficile storia in un diario, diventato ora un libro: "Il cucchiaio è una culla – Diario di Yu Yu nella lotta contro l'anoressia".
Giuditta lavorava come assistente di volo per la compagnia aerea "Gandalf" quando è entrata nel mondo della musica. Nel 2000 un amico le ha chiesto di registrare un invito per una festa in discoteca, un discografico l'ha sentita e le ha proposto di provare a cantare e suonare. Così è nata la hit "Mon petit garçon, pour toute la vie garçon", seguita poi da quella che è stata un altro successo "Bonjour bonjour".
Ma il momento d'oro è durato poco. Il tempo di qualche intervista, di qualche serata e i riflettori si sono presto spenti. Giuditta si è ritrovata sola e ha cominciato a lavorare in un bar di Bergamo. A quel punto la disperazione ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente e una sera è stato l'intervento dei vigili del fuoco a salvarla da un mix di alcol e calmanti.
Per la giovane Yu Yu il solo scopo delle giornate, come ha raccontato nel suo libro, era "non mangiare senza farlo trasparire". Così la bilancia è arrivata a segnare 42 chili, poi 38 e, infine, 36.
Era l'estate 2001 quando tutte le radio trasmettevano il brano "Mon petit garçon, pour toute la vie garçon", canzone poi diventata anche colonna sonora di uno spot televisivo Fiat. Da allora ne è trascorso di tempo e molte cose sono accadute all'interprete di quel popolare brano, Giuditta Guizzetti in arte Yu Yu.
Dopo aver raggiunto il successo grazie a quella canzone e alla successiva "Bonjour bonjour", Giuditta, 32 anni, madre francese e padre diplomatico italiano, un'infanzia vissuta in giro per il mondo, è arrivata a pesare 36 chili e ha rischiato di perdere la vita. E' stata lei stessa a raccontare la sua difficile storia in un diario, diventato ora un libro: "Il cucchiaio è una culla – Diario di Yu Yu nella lotta contro l'anoressia".
Giuditta lavorava come assistente di volo per la compagnia aerea "Gandalf" quando è entrata nel mondo della musica. Nel 2000 un amico le ha chiesto di registrare un invito per una festa in discoteca, un discografico l'ha sentita e le ha proposto di provare a cantare e suonare. Così è nata la hit "Mon petit garçon, pour toute la vie garçon", seguita poi da quella che è stata un altro successo "Bonjour bonjour".
Ma il momento d'oro è durato poco. Il tempo di qualche intervista, di qualche serata e i riflettori si sono presto spenti. Giuditta si è ritrovata sola e ha cominciato a lavorare in un bar di Bergamo. A quel punto la disperazione ha cominciato a farsi sentire sempre più prepotentemente e una sera è stato l'intervento dei vigili del fuoco a salvarla da un mix di alcol e calmanti.
Per la giovane Yu Yu il solo scopo delle giornate, come ha raccontato nel suo libro, era "non mangiare senza farlo trasparire". Così la bilancia è arrivata a segnare 42 chili, poi 38 e, infine, 36.
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